Nel “mondo” dei mobili per lo studio alla ricerca di idee per renderlo più funzionale

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Lo studio è il biglietto da visita di ogni professionista: avvocati, consulenti o dottori, ognuno di loro cura il dettaglio prestando una forte attenzione alla scelta dell’arredamento da studio.

L’acquisto non è sempre immediato, spesso si hanno molte idee ma poco chiare e scegliere può essere difficile.

Per creare uno studio professionale non è sempre necessario avere un grande spazio a disposizione perché anche un ambiente di modeste dimensioni se curato può essere un ottimo strumento per lavorare sul personal branding.

Il colore delle pareti dello studio

Dalla scelta del colore delle pareti, ai complementi d’arredo: nulla deve essere lasciato al caso, ogni dettagli va curato.

Solitamente vengono evitati i colori forti per lasciare il campo a tinte chiare come il bianco, il grigio chiaro o il beige.

Come insegna la cromoterapia infatti sono le tinte chiare che “infondono” alle persone tranquillità, benessere e migliorano la produttività dal momento che si viene a creare un posto di lavoro stimolante.

La tipologia di mobili per lo studio

Partiamo dall’acquisto della scrivania iniziando con il fatto che questo complemento di arredo è il mezzo più importante per lavorare senza stress e per comunicare il prestigio e l’importanza del ruolo ricoperto.

Optare per un piano di lavoro semplice, lineare e sufficientemente ampio da ospitare un pc, un telefono e dei documenti  vi permetterà di dare ai dipendenti uno spazio di lavoro idoneo ai loro bisogni.

Il vetro, il legno impreziositi da dettagli in alluminio permettono invece di creare uno stile prestigioso ed elegante in quello che sarà lo spazio destinato ai dirigenti o al libero professionista titolare dello studio.

Alla scelta della scrivania segue quella della seduta: meglio se ergonomica, con rotelle e con braccioli regolabili per favorire una postura corretta ed evitare problemi alla schiena.

Le fasi successive riguardano poi tutti quegli elementi che permettono di mantenere ordine: librerie e cassettiere per riporre pratiche, documenti e altri elementi di cancelleria.

Ordine e buona organizzazione sono gli ingredienti principali per ridurre i tempi e lo stress quando è necessario trovare una pratica o un documento importante.

 Infine le pareti: ampio spazio a mensole, decorazioni, quadri e stampe per “parlare un po’ di se”.

Scegliere l’arredamento per lo studio in casa

Uno studio può essere realizzato anche in casa: portarsi il lavoro da casa è una cosa che capita spesso ai liberi professionisti, così come ricevere clienti in “casi eccezionali”.

Fate attenzione a creare un ambiente che sia accogliente ma allo stesso tempo professionale, che sia lontano da distrazioni e rumori.

In casa è utile arredare uno studio in modo minimale, con mobili di qualità ed eleganti senza però riempire troppo la stanza.

Cosa non deve mancare nell’arredamento da studio

Come un ufficio di un’azienda anche lo studio di un professionista deve essere un ambiente che favorisce relax e concentrazione, un luogo che comunichi la personalità del professionista che lo utilizza.

Solitamente sono due gli obiettivi che guidano i professionisti quando devono scegliere mobili i per lo studio: il design ed il prezzo.

Mettere al primo posto design e prezzo porta a tralasciare altri dettagli più importanti come il benessere, la salute, la produttività, tutti elementi che aiutano a creare postazioni di lavoro operative ed ottimizzate.

I mobili per lo studio sono un bene strumentale: sono il mezzo che comunica i valori e la mission aziendale (in questo caso del professionista), lo strumento che deve spingere tutto lo staff a dare il meglio.

Curate ogni angolo, ogni spazio nel dettaglio, scegliete con attenzione i materiali senza rinunciare alla qualità per evitare di spendere nuovamente del denaro tra qualche anno.