Le cartucce ricaricabili per stampanti

Le cartucce ricaricabili per stampanti sono un genere di cartucce che vengono riempite nuovamente di inchiostri per cartucce ricaricabili per stampanti e a cui viene data una seconda vita.

Ricaricare le cartucce

Ogni cartuccia può venire ricaricata, di tutte le marche e modelli.

Il fatto che si può ricaricare, indica una possibilità di risparmio sia in termini economici che ambientali. Infatti una cartuccia ricaricata costa meno che acquistarne una nuova originale, e inoltre si darà anche una mano all’ambiente evitando di smaltire troppi rifiuti speciali come sono le cartucce, ma donando loro una seconda possibilità.

Le cartucce ricaricabili sono quelle di marca, come Epson, Tosshiba, Hp, ecc, che una volta esauste, invece che gettate vengono nuovamente riempite con speciali inchiostri per cartucce ricaricabili per stampanti.

Questi inchiostri sono di vari colori, nero o nei tre colori di base, e con questi inchiostri vanno riempite le cartucce.

Vantaggi delle cartucce ricaricate

Il vantaggio è che rispetto ad una cartuccia nuova, quella ricaricata viene riempita del tutto mentre quella nuova è venduta piena a tre quarti.

Una cartuccia ricaricata mantiene inalterata la qualità di stampa, e permette di stampare bene come se fosse appena stata acquistata. Si deve però fare attenzione a non aspettare più di due settimane dal momento in cui la cartuccia termina il suo inchiostro per ricaricarla, altrimenti l’inchiostro interno alla cartuccia si secca e la stessa non è più utilizzabile e si perderebbe tempo e denaro per niente.

Di solito è consigliabile non ricaricare mai una cartuccia più di quattro o cinque volte, dato che poi risulta troppo usurata e si rischia di ottenere risultati non buoni.

Le cartucce si possono ricaricare da soli con il fai da te, magari seguendo un tutorial sul web, o affidarsi a uno dei negozi specializzati in ricarica delle cartucce.

In ogni caso si può fare un gesto per il pianeta ricaricando le cartucce esauste. Infatti le cartucce di inchiostro di apparecchiature elettroniche come i rifiuti elettronici vengono gettati nel riciclaggio specifico dei rifiuti speciali, con costi di smaltimento elevati e inquinamento.

Oggi sempre più persone stanno adottando gesti ecologici nella vita quotidiana e quini ricaricare le cartucce invece di buttarle via è un buon modo per contribuire a inquinare di meno.

Questo si può fare sia in casa che in ufficio, e ricaricare le cartucce vuote anziché buttarle via.

Kit di ricarica per cartucce

Sono in vendita nei vari negozi di prodotti di cancelleria anche i kit di ricarica per le cartucce, dove si trovano guanti usa e getta, inchiostri per cartucce ricaricabili per stampanti, una siringa.

Dopo avere preso la cartuccia esausta, si toglie la pellicola che ricopre la testina di stampa, e si inietta l’inchiostro all’interno.

In alcuni modelli di cartucce, i fori non ci sono e quindi bisogna realizzarli facendo un piccolo foro a mano.

Questo procedimento è particolarmente delicato, quindi ci vuole attenzione e cura nel maneggiare le cartucce, ma una volta presa la mano sarà un gioco da ragazzi.

Poi si deve iniettare l’inchiostro con la apposita siringa nei fori della cartuccia, e ricoprire con la pellicola adesiva.

Ovviamente si devono pulire eventuali sbavature di inchiostro e fare attenzione a non fare uscire l’inchiostro.

Quando il liquido è quasi all’orlo della cartuccia ci si deve fermare. Inoltre non si deve usare la stessa punta di siringa con colori diversi altrimenti si possono alterare irrimediabilmente i colori di stampa. Dopo averla lasciata riposare per qualche ora la cartuccia è pronta per essere utilizzata.

Può succedere che la stampante non riconosca la cartuccia e la indichi come compatibile o come cartuccia quasi esaurita, ma è normale, e si può procedere ugualmente alla stampa come sempre.