Vendere con il Qr code

Qr code ovvero Quick Response Code

Mi sono imbattuto spesso in questi piccoli quadrati nelle occasioni più disparate: ho consultato le proprietà sigillanti di una resina, ho approfondito le qualità di un prodotto promosso in una rivista, ho calcolato le calorie di un prodotto e ho addirittura apposto un “like” ad una pagina Facebook.

Sono sicuro che ciascuno ne ha incontrato almeno uno, ad esempio quello che visualizzate qui.

Quello che vorrei fare oggi con questo post è capire assieme a voi cos’è esattamente un Qr code, come è stato utilizzato e quali sono le potenzialità di questo “nuovo strumento”.

Il virgolettato è d’obbligo: introdotto nel 1994 dalla Toyota per tracciare i pezzi delle macchine, il Qr code è oggi un codice che, grazie alle sue capacita di contenere molte informazioni (7.089 caratteri numerici e 4.296 caratteri alfanumerici), ci permette di veicolare i più disparati contenuti e il suo utilizzo si è intensificato a supporto di campagne di marketing e advertising, ma non solo.

Ora il post, nella mia scaletta ideale, prevede un bel paragrafo come. Come utilizzare il Qr code, ma forse sarebbe più opportuno chiederci quando.

Di base questo insieme di “pixel” ci consente di creare un ponte tra online e offline.

Un esempio: la campagna “Sunny Sale“ di Emart. Emart è una catena di grande distribuzione, con 141 negozi in Corea del Sud, che doveva assolutamente incrementare le vendite nell’ora di pranzo (orario nel quale si registrava il punto più basso di acquisti). L’idea è stata quella di coinvolgere la gente in un’esperienza unica, disponibile durante l’ora di pranzo.

La soluzione è stata quella di realizzare una “scultura” che, grazie alla luce del sole – o meglio grazie all’ombra proiettata – realizzava un Qr code fruibile solo dalle 12.00 alle 13.00.

Il risultato?

L’incremento del 58%di clienti e il 25% di vendite in più rispetto al mese precedente.

Altra campagna molto interessante è quella realizzata da PayPal con “Shop and Pay on-the-go“ legata al mondo dell’m-commerce.

Il progetto pilota è partito a Singapore con l’allestimento, in 15 fermate della metropolitana, di vetrine di prodotti accompagnati ciascuno con Qr code.

Grazie a questa tecnologia, in tre semplici passi si è accompagnati all’acquisto del prodotto, avendo anche la possibilità di scegliere tra il ritiro in negozio o la consegna al  nostro indirizzo. C’è da dire che il limite all’utilizzo è solo la nostra creatività.

Ad oggi i Qr code sono utilizzati per tantissime attività di promozione e vendita, sono applicati su prodotto, cartelloni pubblicitari, stand e allestimenti fieristici, automobili, biglietti da visita, tanto per citare alcune delle applicazioni attuali.

Se volete fare un vostro Qr code, sappiate che non è necessario farlo in bianco e nero, l’importante è rispettare gli standard ISO/IEC 18004, ed è consentito anche un altissimo grado di personalizzazione, sul web si trovano moltissimi siti che aiutano a realizzare il proprio Qr code.