Storia del mercato forex

foreign exchange markets

Il Foreign Exchange Market è oggi un mercato in cui vengono continuamente scambiate, acquistate e vendute le valute estere, con un’attività di trading operativa ventiquattro ore su ventiquattro, per cinque giorni alla settimana. Si comincia alle 23:00 quando apre la borsa di Sydney, fino alle 23:00 del giorno successivo, quando gli operatori americani cominciano le loro operazioni a Wall Street, passando per Tokyo e Londra, la principale piazza europea.

All’interno del mercato Forex esistono diverse tipologie di partecipanti, ognuno dei quali ha un  ruolo diverso nel condizionamento dei prezzi e dei tassi di cambio. Ci sono i grandi fondi d’investimento, le banche centrali e commerciali, ma anche una moltitudine d’investitori privati a caccia di profitti.

La compravendita delle valute estere ha, però, subito nel corso dei decenni una lenta ma drastica evoluzione.

In origine il mercato forex muove i primi passi a seguito dell’accordo noto come Bretton Woods Agreement. Questo accordo risale al 1944, in un periodo storico delicato per il mondo ma soprattutto per gli Stati Uniti, quando i grandi della Terra decisero di fissare il prezzo del dollaro americano, legandolo al prezzo dell’oro.

Tutte le altre valute furono, più tardi, ancorate al prezzo del dollaro statunitense, fermo a 35 dollari per un’oncia d’oro.

L’accordo di Bretton Woods aveva il compito di arrestare le oscillazioni, considerate negative e preoccupanti, del mercato valutario, di limitare le speculazioni e di garantire una stabilità a livello finanziario.

Il “Bretton Woods Agreement”, stilato a seguito della devastante Seconda Guerra Mondiale, fu accettato anche dai più grandi e potenti Paesi del mondo perché la stabilità di cui necessitavano era in questo modo garantita ed, in aggiunta, l’essere legati con la propria moneta al dollaro statunitense era positivo per l’economia.

Questo, però, fece si che il dollaro statunitense acquistasse una posizione dominante tra le valute e, non a caso, è ancora oggi la valuta estera più tradata sul mercato Forex.

Man mano, con il passare del tempo, gli accordi di Bretton Woods non erano più in linea con il corso che l’economia mondiale stava prendendo. Durante la guerra in Vietnam, alla fine del 1971, l’amministrazione Nixon, preoccupata dal costo delle operazioni militari, decise di salvaguardare la propria liquidità, decretando la fine degli Accordi di Bretton Woods.

Durante tutti gli anni Settanta i prezzi iniziano a subire fluttuazioni più o meno evidenti, fino a raggiungere i livelli odierni. Il colpo di grazia definitivo alla vecchia economia arriva negli anni Ottanta con la diffusione massiva delle tecnologie informatiche. Non fu necessario recarsi in banca per acquistare valuta estera, perché tutte le operazioni potevano essere compiute da casa, attraverso le piattaforme di negoziazione fornite dai broker ai loro clienti.

Le transazioni che hanno come oggetto le valute estere, con l’espansione del mercato Forex in Europa, Asia ed America, sono passate dai 70 miliardi medi giornalieri degli anni Ottanta ai 3 trilioni medi giornalieri delle due decadi successive.

Oggi il Forex è il mercato finanziario più grande e più liquido al mondo. E la sua crescita sembra inarrestabile grazie anche alla diffusione sul web e l’orario di apertura alle operazioni di forex trading molto esteso.

Articolo realizzato da Sappilo