I parassiti che mettono a rischio la vita delle tue piante

PARASSITI DELLE PIANTE

Chi ama le piante e ha un giardino tutto suo da curare fino all’ultimo dettaglio, vive costantemente l’incubo di veder ammalare anche una sola piantina.

La prima cosa da fare è informarsi per poter essere in grado di riconoscere subito i parassiti che le infestano e intervenire subito evitando che si sviluppino. Se si sa già cosa fare, è possibile iniziare a togliere tutte le uova che si riescono a trovare.

Se invece è troppo tardi, anziché aggredire ulteriormente la pianta con prodotti chimici, si può provare con dei semplici rimedi naturali, efficaci e allo stesso tempo poco invasivi.

Oggi siamo in grado di fare una breve lista di parassiti che più comunemente attaccano le piante, stiamo parlando di anfibi, afidi, cocciniglia, pernospora e lepidotteri.

Gli acari sono dei parassiti amanti delle orticole e delle piante ornamentali e si dispongono sulle foglie. Si riproducono nel periodo più caldo come in estate e proprio in quest’arco di tempo è bene prevenire e se è troppo tardi, curare tempestivamente.

Sono piccolissimi e non visibili ad occhio nudo, tondi e il colore va dal giallo al rosso. Se non si è esperti, il segnale d’allarme che evidenzia la loro presenza è che le foglie si deformano e sono coperte da ragnatele. Il colore, la forma e i cambiamenti delle foglie, possono fare pensare anche alla cocciniglia.

Poi ci sono gli afidi che si chiamano anche “pidocchi delle piante”, di colore verde e con la capacità di riprodursi velocemente. Si trovano soprattutto sulle piante nelle zone dal clima temperato e secco e quando colpiscono una pianta, le foglie ingialliscono, appassiscono e cadono; se si vuole prevenire l’attacco di questi parassiti si può ricoprire il terreno con la paglia, oppure procurarsi delle coccinelle poiché si nutrono degli afidi.

La pernospora invece genera muffa in presenza di umidità e si estende non sono sulle foglie ma anche sui boccioli e i germogli.

Infine i lepidotteri, sono i parassiti più grandi e addirittura possono essere eliminati con le mani, indossando i guanti, se si tratta di grandi quantità è necessario intervenire con dei bruchi o dei batteri.