Come curare la sindrome del colon irritabile

La sindrome del colon irritabile è un insieme di disturbi intestinali cronici, riferibili al tratto di intestino crasso chiamato colon.
Nota anche come colon irritabile o colite spastica, questa sindrome è estremamente diversa dalle cosiddette malattie infiammatorie intestinali. Infatti, mentre in quest’ultime c’è un’alterazione dell’anatomia intestinale, nel colon irritabile l’aspetto dell’intestino è normale e non presenta alcuna anomalia.
Nonostante i numerosi studi in merito, le cause della sindrome del colon irritabile sono un punto interrogativo. Secondo le ipotesi più attendibili, all’origine della condizione ci sarebbe una comunicazione anomala tra encefalo, fibre nervose che innervano l’intestino e muscoli intestinali.
I sintomi tipici del colon irritabile consistono in: dolore e crampi all’addome, stipsi, diarrea, gonfiore addominale, meteorismo e muco nelle feci.
Formulare una diagnosi di sindrome del colon irritabile non è per nulla semplice, per almeno due motivi: la mancanza di un test diagnostico specifico e la mancanza di specificità nei sintomi ( si tratta infatti di disturbi comuni a tante altre patologie dell’intestino). Tuttavia per chi invece è a conoscenza di questo disturbo è possibile trovare dei validi rimendi nell’uso di integratori e dispositivi medici specifichi come Colilen IBS, dispositivo medico in opercoli, usato appunto per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile.

Quali sono le cause dell’intestino irritabile

Le cause sono molteplici e, nello stesso individuo, non è riconoscibile un singolo fattore scatenante. Da un lato vi sono fattori psico-sociali, come il comportamento verso le malattie, aspetti cognitivi ed emotivi; dall’altro fattori biologici, come la predisposizione e la suscettibilità individuale, alterazioni della motilità del tratto digestivo, la sensibilità dei visceri, la percezione soggettiva del dolore, la flora batterica ed infezioni intestinali. A complicare il tutto vi possono essere anche intolleranze ed allergie alimentari, l’utilizzo cronico di farmaci (es anti-infiammatori, antibiotici) e lo stress, che possono avere un ruolo nel determinare e perpetuare la presenza dei sintomi. A livello intestinale c’è il cosiddetto “secondo cervello”, che è in continua comunicazione con il nostro “primo cervello”. Per questo motivo, molti degli eventi stressanti a livello psichico si riflettono sull’intestino, e viceversa (problemi addominali che causano stress psicologici). La Sindrome dell’Intestino Irritabile si presenta spesso in associazione con altri disordini motori del tratto digestivo, come la dispepsia funzionale e la malattia da reflusso gastroesofageo, così come altre patologie, inclusa la malattia celiaca.

Sintomi del colon irritabile

Nella maggior parte dei casi si inizia a soffrire di colon irritabile in gioventù, in adolescenza o addirittura durante l’infanzia, con attacchi sintomatici ricorrenti.
I sintomi dell’intestino irritabile che dobbiamo imparare a riconoscere, anche nel bambino, sono:

  • Dolore addominale che varia come localizzazione(fianco destro, fianco sinistro), ma solitamente presente nella parte inferiore dell’addome;
  • Dolore tendenzialmente di tipo crampiformeche si presenta in relazione alla defecazione, accompagnandosi a bruciore anale nel momento dell’evacuazione;
  • Alternanza di stipsi e diarrea;
  • Talvolta sono presenti altri sintomi come la bocca amara, sensazione di affaticamento, sonnolenza, nausea, mal di testa, dolore e fastidio intimo nelle donne.

I migliori rimedi per sindrome dell’intestino irritabile

Nel colon irritabile i rimedi naturali possono essere considerati come un approccio dolce e privo di effetti collaterali. Il primo aspetto da prendere in considerazione, soprattutto nella colite nervosa, è la necessità di ridurre lo stress con alcuni rimedi come la melissa o la camomilla che rilassano l’organismo e distendono i muscoli intestinali.
A volte, quando i livelli della patologia si fanno troppo incalzanti, può essere d’aiuto praticare lo yoga, o una specifica terapia cognitiva.
Particolare attenzione deve essere prestata agli sbalzi di temperatura. Chi soffre di colon irritabile è sensibile soprattutto al freddo e all’umidità per cui è necessario proteggersi in modo adeguato.
I medici consigliano di praticare attività fisica dolce come una semplice camminata quotidiana di almeno 30 minuti.
I pasti devono essere leggeri, a basso contenuto di grassi e consumati seduti, senza fretta.
Molto utile inoltre sarebbe anche l’assunzione di probiotici. L’integrazione quotidiana, concordata con la nutrizionista, infatti potrebbe correggere le anomalie del microbioma, alleviando il dolore e la gravità dei sintomi.
Negli ultimi anni l’olio di menta piperita è diventato uno dei rimedi più efficaci nel trattare la sindrome dell’intestino irritabile, grazie alla presenza del mentolo. Questo principio attivo infatti rilassa la muscolatura liscia dell’intestino, riducendo il dolore e il gonfiore. Infine l’Aloe Vera, è utile per eliminare scorie e batteri.

Consigli utili da seguire per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile

Per contrastare i sintomi dell’intestino irritabile proponiamo poche e semplici regole da seguire, molto utili nel favorire una condizione generale di benessere:

  • Rilassarsi: se la mente è rilassata, lo sarà anche l’intestino! Lo stress può infatti peggiorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. Un adeguato rilassamento e una regolare attività fisica aiutano a ripristinare il normale equilibrio intestinale., ma anche la sauna, lo sport all’aperto e le cure idropiniche a base di acque termali apportano notevoli benefici. Alcune tecniche di rilassamento come il training autogeno o lo yoga aiutano inoltre a tenere sotto controllo stress, nervosismo e ansia. Inoltre, si consiglia ai pazienti con gravi problemi psichici e in depressione di consultare uno psicoterapeuta.
  • Evitare alimenti poco digeribili e che causano gonfiore: a tale scopo è necessario compilare un diario alimentare e identificare i cibi, le bevande e le situazioni che possono influire sui sintomi e causare disturbi: prevenire è meglio che curare. Se si assumono fibre alimentari che stimolano la motilità intestinale, è bene preferire quelle idrosolubili (farina di semi di carrube, pectina). È preferibile assumere varie porzioni piccole piuttosto che poche e abbondanti. È inoltre consigliabile masticare lentamente e bere a sufficienza (evitando acqua e bevande gassate). Bisognerebbe inoltre evitare gli alimenti ricchi di grassi, i cibi che causano gonfiore e le bevande troppo fredde o calde. Anche le bevande gassate e la frutta potrebbero causare disturbi. Si consiglia inoltre di mangiare regolarmente ai pasti e rispettare preferibilmente orari prestabiliti.
  • Smettere di fumareladdove possibile e limitare il consumo di alcolici.
  • Assumere probiotici multi-specie appositamente sviluppati anche in modo prolungato: proteggono la mucosa intestinale e favoriscono la digestione. Essi sono infine ideale per la profilassi e possono essere associati al trattamento della sindrome dell’intestino irritabile.