Energia rinnovabile per abbassare la bolletta

Sfruttare le fonti di energia rinnovabile è ormai diventato una priorità per abbassare i costi dell’energia elettrica

Quanto costa l’energia elettrica in Italia e come viene generata?

L’aumento delle bollette per il consumo energetico è un tema importante che in questo periodo sta toccando il portafogli di molti utenti italiani. Tra pandemia e guerre il costo dell’energia si sta facendo sempre più pesante, motivo per cui occorre trovare delle soluzioni alternative come l’uso di fonti di energia rinnovabile per le utenze domestiche, ad esempio il solare e l’eolico per uso domestico.

L’energia elettrica viene misurata in Kilowattora (kWh) ed è l’energia che viene assorbita da un qualsiasi apparecchio da 1Kw di potenza nel tempo di 1 ora. Facendo un esempio banale, una classica stufetta da bagno da 2000 watt consuma in un ora ben due kwh.

Il suo prezzo può variare non solo in base ai mercati ma anche in base a come stabilito nei contratti di fornitura.

In Italia, il costo di un kWh è suddiviso per fasce orarie, per l’utenza domestica sono solitamente così suddivise:

  • F1: Fascia di prezzo che va da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00.
  • F2: Fascia di prezzo che va da lunedì a venerdì dalle ore 7.00 alle 8.00 e dalle ore 19.00 alle 23.00;
    La stessa fascia oraria vale anche al sabato dalle ore 7.00 alle 23.00;
  • F3: La fascia più economica che va da lunedì a sabato dalle ore 23.00 alle ore 7.00;
    La stessa fascia vale anche di domenica e nei festivi h24

Essendoci quindi molti tipi di contratti e diverse fasce orarie di prezzo, tra mercato tutelato e mercato libero non è possibile indicare un unico prezzo per il costo dell’energia elettrica in Italia, ma indicativamente possiamo dire che si aggira tra i 0,2 e i 0,3 €/kWh all’incirca. Vi invitiamo comunque a controllare sempre la vostra fattura per verificare qual’è il vostro costo orario e trovare eventuali anomalie o soluzioni più economiche.

Da dove arriva l’energia elettrica in Italia

In Italia il consumo di energia elettrica annuo corrisponde a circa 300 TWh (TeraWatt ora), a parte nell’anno 2020 dove per causa pandemia e relativo lockdown i consumi si sono notevolmente abbassati.

Ovviamente il settore a consumare più energia elettrica è l’industria, ma non pensiate che occupi il 90% dei consumi come alcuni ipotizzano. In realtà i consumi di energia in Italia sono così suddivisi:

  1. Settore industriale, con il 44% dei consumi nell’anno 2020;
  2. Settore dei servizi, che con il 30% (più del previsto) dei consumi si attesta al secondo posto;
  3. Settore utenze domestiche, con il 23% dei consumi di energia elettrica in Italia;
  4. Infine, il settore agricolo, con soli il 2% dei consumi.

Purtroppo per noi l’Italia non è un paese autosufficiente dal punto di vista energetico, e siamo costretti ad importare parte dell’energia elettrica che consumiamo, sia essa da fonte fossile, rinnovabile o nucleare.
Secondo i dati del Ministero della Transizione Ecologica diffusi tramite la relazione annuale sulla situazione energetica, l’Italia è riuscita nell’ultimo anno a produrre l’89,3% del fabbisogno energetico nazionale, importandone poco più del 10%, cioè circa 32 TWh.

Questi dati, anche se in realtà sembrano confortanti, bisogna confrontarli però con altri dati che ci fanno capire meglio come viene prodotta internamente l’energia elettrica.

  • Più del 50% dell’energia viene prodotta da impianti termoelettrici, che per funzionare bruciano combustibili fossili quasi tutti importati dall’estero;
  • Il 31% viene da fonti rinnovabili, con buona parte fatta dalle centrali idroelettriche con il 15,3% del fabbisogno energetico elettrico nazionale prodotto.
  • Il restante 5/6% viene prodotto tramite centrali a biomassa.

Per restare al primo punto, quel 50% di energia prodotta internamente bruciando combustibili fossili, va ricordato che ben il 43% derivano da gas importato dall’estero, per cui vediamo bene come questo 89% di energia prodotta internamente dipendi comunque per buona parte da importazioni estere.

Infatti, guardando meglio i dati ed incrociandoli tra loro, ne risulterà che l’Italia è al primo posto al mondo per importazione di energia elettrica, e questo è un record di cui faremmo volentieri a meno.

Per fare degli esempi e restare vicini a casa nostra, possiamo dire che la Francia ha la sua produzione interna quasi tutta di origine nucleare (la vende anche a noi) mentre la Germania punta su un mix di nuclearem impianti termici a carbone e fonti rinnovabili come l’uso di parchi eolici nei mari del nord.

Energia rinnovabile, il futuro per le utenze domestiche

C’è chi cerca soluzioni alternative come installare una caldaia a legna o una stufa a pellet, ma oggi come oggi il vento soffia verso le energie rinnovabili, anche per contrastare le emissioni di CO2 nell’ambiente.
L’aumento del costo dell’energia unita alla difficoltà e costo di importare materie prime (il Gas, soprattutto), fa si che si cerchi di puntare a consolidare e incentivare le nuove soluzioni come l’uso di impianti fotovoltaici, turbine eoliche sia nei parchi eolici che nelle utenze domestiche (micro eolico verticale) che con impianti geotermici ad uso domestico.

Gli impianti fotovoltaici

Prima grazie agli incentivi e poi con obbligo di legge per nuove costruzioni, gli impianti fotovoltaici hanno avuto una diffusione capillare su tutto il territorio italiano, e nonostante un investimento iniziale non semplice da affrontare, consentono negli anni non solo di ammortizzare i costi ma anche di avere un buon risparmio in bolletta.
Un altro vantaggio è dato dal non dover per forza seguire le fasce orarie per risparmiare in quanto si consuma prima quello che si produce.

Energia geotermica

È una delle fonti rinnovabili meno usate ma in costante crescita in ambito domestico.
Le pompe di calore, metodo sempre più diffuso per il riscaldamento, sfruttano la temperatura costante del terreno che si colloca mediamente tra i 12°C e 17°C a 100 metri di profondità.
In questo modo si può sfruttare la differenza di temperatura con la superficie sia per riscaldare in inverno che per rinfrescare in estate, e questo con disponibilità sempre costante.

Energia eolica

Anche se poco utilizzate in ambito domestico, dobbiamo dire le che turbine eoliche nei loro formati micro e mini si stanno facendo sempre più strada anche in ambito privato/domestico, grazie a piccoli impianti eolici che possono produrre dai 3 ai 5 kWh e riescono a sfruttare anche basse ventosità.