Telecronisti italiani di calcio più bravi

Gli amanti dello sport lo sanno benissimo: l’emozione di una qualsiasi partita non è data solo dalla maestria degli atleti, ma anche dalla capacità di descrizione dei telecronisti, capaci di trasmettere suspence, tensione e pura adrenalina nel veder gareggiare la squadra del cuore.

Nel mondo calcistico, poi, tante voci sono entrate nella storia, considerate iconiche e inconfondibili.

Ecco i telecronisti italiani di calcio più bravi secondo il portale streamingcalcio.info.

Le voci del presente e del futuro

Iniziamo la lista con i telecronisti più recenti, le stesse voci che ancora commentano le tue partite preferite e che sei in grado di riconoscere alla prima sillaba.

Sono certamente numerosi, tutti con uno stile inconfondibile e appassionante, suddivisi anche per categoria calcistica. Ma per semplicità riportiamo solo alcuni dei telecronisti italiani di calcio più popolari attualmente.

Riccardo Trevisani

Telecronista Mediaset classe 1979, che appartiene alla nuova generazione di giornalisti sportivi.

La sua carriera inizia alla fine degli anni Novanta, lavorando principalmente per emittenti locali e regionali, fino al 2004 quando entra nel team di Sky Sport dove rimane per ben 17 anni. Dal 2021, poi, lavora per Mediaset sia come opinionista di programmi, quali Champions League Live, sia come speaker della Coppa Italia e qualifiche ai Mondiali 2022, solo per citarne alcuni.

Un piccolo aneddoto riguarda il suo soprannome Saccentino, attribuitogli durante la trasmissione Mondo Gol di Sky per i suoi giudizi perentori.

Massimo Marianella

Nasce a Roma nel 1966 e debutta giovanissimo presso le emittenti locali al fianco dello storico giornalista Sandro Piccinini. Anche Marianella fa parte da diversi anni del team Sky Sport, commentando dieci finali consecutive della UEFA Champions League dal 2006 al 2015, per poi diventare uno dei principali telecronisti dell’Europa League.

Oltre ad essere un grande appassionato di calcio inglese, collabora anche con riviste sportive che parlano di tennis e pallacanestro.

Nel 2015 pubblica con Mondadori Dove ti porta il calcio, una guida turistica dei 43 principali stadi europei.

Maurizio Compagnoni

Si tratta di un altro volto noto di Sky, ormai entrato a far parte dei veterani, la cui voce viene apprezzata dagli appassionati di calcio da quasi un ventennio.

Maurizio nasce a San Benedetto del Tronto nel 1963 e approda nel mondo sportivo negli anni Novanta, commentando il calcio internazionale, per poi passare alle Champions, ai Mondiali e persino alle Olimpiadi.

Nel corso degli anni sono numerosi i riconoscimenti che ottiene, come il premio Paolo Rosi del 2004 nella categoria Cronisti della Radio-Televisione e l’Oscar dello Sport come miglior telecronista.

Fabio Caressa

Nato nel 1967 a Roma, inizia a lavorare nel mondo televisivo già nell’86, per l’emittente locale romana TeleRoma 56, ma solo qualche anno più tardi condurrà la sua prima telecronaca in differita, per la Premier League Tottenham-Leeds Utd.

La sua popolarità cresce rapidamente dopo gli anni Duemila, quando insieme a Giuseppe Bergomi rappresenta una delle più celebri coppie di telecronisti di Sky Sport e presta la voce, insieme al collega, alla serie di videogiochi FIFA fino al 2014.

Anche coloro che non seguono assiduamente il calcio si ricorderanno della sua esultanza carica di emozione nei Mondiali del 2006, dopo l’ultimo rigore di Fabio Grosso decisivo per la vittoria: “Abbracciamoci forte e vogliamoci tutti bene!”.

Le voci storiche

Accanto a quelli che sono i telecronisti italiani di calcio più popolari attualmente, non si possono non citare quelli che hanno fatto la storia commentando partite che hanno emozionato intere generazioni, soprattutto in anni in cui i commenti sportivi vocali erano tutto: non esistevano lo streaming, le live o le repliche in differita. Chi era fuori casa, poteva accendere la radio e vedere la partita attraverso gli occhi dei telecronisti.

Ecco un paio di voci che i più appassionati di calcio ancora ricorderanno.

Bruno Pizzul

Da molti è considerato in assoluto uno dei migliori nel campo, potendo vantare nel suo curriculum ben cinque campionati mondiali e quattro europei.

La sua telecronaca sportiva è stata onnipresente nella Nazionale Italiana per tutti gli anni che sono decorsi tra il 1986 e il 2002, iniziando prima ancora a lavorare nella RAI, a soli 31 anni, a seguito di un concorso nazionale per radio-telecronisti.

Ma la passione per il calcio di Bruno risaliva a tempi più remoti, quando giovanissimo era divenuto calciatore professionista ingaggiato dal Catania. Purtroppo, un infortunio al ginocchio pose fine alla sua carriera.

Dal 2015 è opinionista del programma La Domenica Sportiva.

Sandro Ciotti

Un altro mito della telecronaca calcistica e non solo, in quanto agli esordi della sua carriera si occupava di satira musicale e sportiva, oltre che di condurre programmi televisivi di successo.

Certamente un personaggio eclettico, che ha dimostrato grande abilità di intrattenimento in diversi ambiti, arrivando, fra le altre cose, a seguire come inviato quaranta Festival di Sanremo, quattordici Olimpiadi e oltre 2400 partite di calcio!

Sandro Ciotti si spegne nel 2003 a Roma, all’età di 73 anni, a seguito di una lunga malattia.