Tappi in plastica, consigli per un riciclo perfetto e creativo

Avete mai visto un bottiglia di plastica senza un tappo in cima? Sembra un dettaglio quasi insignificante, qualcosa che forse non abbiamo mai notato. Eppure è così, ogni bottiglia o flacone è accompagnata dal suo "coperchio". Basta guardarci intorno, anche solo in casa nostra. Da che cosa è chiusa una bottiglia d’acqua? Da un tappo di plastica, naturalmente. Cosa sigilla il flacone di medicinale? Sempre un tappo di plastica. E il dentifricio? Pure! Ecco perché, anche se a volte non ci pensiamo neppure, questi piccoli oggetti sono uno dei rifiuti domestici più comuni.

Ma come fare per riciclare i tappi di plastica? Come possiamo riuscire a riutilizzare al meglio questi comuni accessori in polietilene? E, soprattutto, è sicuro usarli per giocarci o per realizzare piccoli lavori di bricolage, magari insieme ai nostri bambini?

Riciclare i tappi in plastica con la creatività

Innanzitutto, c’è da sapere che i tappi di plastica sono fatti in polietilene (indicato dalla sigla PE). Si tratta di un diffuso materiale derivato dal petrolio, che viene largamente utilizzato nella produzione industriale per via della sua duttilità, igienicità ed estrema facilità di lavorazione. In genere, i tappi provenienti da confezioni alimentari o medicinali sono anche atossici per via della loro destinazione d’uso e quindi sicuri al 100%.

Sono inoltre molto resistenti e duraturi, in modo particolare i tappi filettati in plastica per protezioni realizzati in polietilene (LDPE) basti pensare che in natura un tappo di plastica potrebbe impiegare fino a 200 anni per decomporsi! È proprio per questo che possono essere riciclati facilmente per dar loro una seconda vita, magari mascherati da qualcos’altro sotto uno strato di carta, stoffa o pittura!

Con un po’ di fantasia, non è difficile utilizzare i tappi di plastica per realizzare un nuovo oggetto, molte idee sono facilmente reperibili sul portale Nonsprecare.it. Vere e proprie suppellettili d’arte moderna, tolta loro la classica funzione di chiusura di un contenitore, possono essere facilmente impiegati in lavoretti artistici personali grazie all’enorme varietà di forme, dimensioni e colori.

Sono proprio questi ultimi – spesso accesi e vivaci – a stimolare gli occhi dei bambini, che sono molto spesso attirati dalla sola vista di un tappo di plastica. Se ne raccogliamo abbastanza, possiamo facilmente coinvolgerli in un progetto creativo e ricreativo, magari da realizzare insieme agli amichetti o ai compagni di scuola. D’altronde, possono essere un ottimo impulso per la fantasia dei più piccoli, nonché veicolo di socializzazione e metodo per stimolarne l’inventiva.

Sono inoltre anche un’ottima scusa per passare del tempo con i nostri figli, che saranno ben felici di poter trascorre qualche ora impegnati in un’attività spensierata insieme ai propri genitori, tra tappi di plastica, spillini, fili, forbici, carta e colori a tempera. Tutto sta ad utilizzare i tappi come tessere d’un inedito mosaico e decidere insieme dove e come collocare la successiva!

Come dite? Non ne avete abbastanza? Ricordatevi che i tappi sono dei piccoli rifiuti e che un solo nucleo familiare può produrne diverse decine a settimana. Basta fare attenzione e non buttarli via ogni volta, ma imparare a metterli da parte dopo averli accuratamente lavati. Se vi sembra ancora poco, basta diffondere la voce tra amici e familiari per raccoglierne in breve tempo una discreta quantità pronta per i nostri progetti artistici!