VASCA RISERVA IDRICA PER ANTINCENDIO. QUALE SCEGLIERE E TIPI DI VASCHE ANTINCENDIO

2 vasca antincendio_800x533

Cos’è una vasca antincendio? È un sistema o per meglio dire un impianto progettato e pensato per garantire una prima difesa contro un incendio. Detto così sembra banale e riduttivo, ma già questa prima affermazione permette di capire quale sia lo scopo di queste vasche antincendio. La vasca costituisce prima di tutto un accumulo di acqua, ovvero una riserva idrica, che permette di avere a disposizione, subito, un’efficace e rapida difesa contro il divampare di un incendio.   Vediamo di capire nel dettaglio da cosa è composto questo sistema di difesa contro un incendio.

Tipicamente un impianto antincendio si compone di:

  • Una o più vasche o serbatoi atti al contenimento di acqua; costituiscono la riserva idrica
  • Un gruppo antincendio o di pompaggio composto da una o più pompe (elettriche e/o diesel) che intervengono in caso di incendio; sono la spinta, il cuore dell’impianto
  • Un vano o cabina dove sono alloggiate le pompe, le utenze, i quadri elettrici etc.; il cervello o la mente dell’impianto

Questo riassume i tre concetti fondamentali dell’impianto antincendio.  Vediamo di conoscere meglio il primo punto, ovvero la riserva idrica. Come anticipato la riserva idrica si compone di una o più vasche collegate tra loro; la tipologia varia a seconda del tipo di installazione, del volume richiesto, dal luogo di posa etc. Tipicamente la distinzione principale si può avere tra installazione interrata e fuori terra. Nel caso di installazione interrata la soluzione prevede vasche in cemento armato vibrato che una volta interrata vanno ricoperte senza occupare alcun spazio. La installazione interrata vede la maggior parte delle volte uso delle vasche prefabbricate in cemento armato vibrato. Difatti i serbatoi in acciaio, anche con tutti gli accorgimenti del caso, hanno una durata di 10 anni nel caso più fortunato. Analoga considerazione nel caso di serbatoi in polietilene. Entrambe queste soluzioni (acciaio e polietilene) richiedono inoltre opere murarie aggiuntive. Tutti questi problemi sono agevolmente risolti con uso delle vasche in calcestruzzo, che oltre ad avere una vite utile pari a 50 anni non soffrono di problematiche di schiacciamento, e soprattutto non hanno bisogno di alcune operarie aggiuntive. Infine sono totalmente dimensionate per essere totalmente antisismiche, quindi pronte a resistere ad ogni fenomeno sismico che purtroppo sempre più frequentemente colpiscono il nostro Paese. Passando alla soluzione delle   vasche fuori terra invece ci si trova ad affrontare una perdita di spazio dovuto all’ingombro delle vasche.  I materiali di costruzione in questo caso sono analoghi a quelli della versione interrata, con la differenza che in questo caso la problematica risulta alla sismicità che per le opere esterne prevede un rigido rispetto delle normative antisismiche vigenti. Anche in questo caso la soluzione in cemento armato vibrato permette di avere le maggior garanzia di resistenza e durata. Una volta stabilito il tipo di riserva idrica se ne deve stabilire la grandezza, il volume. In questo caso viene in aiuto la normativa antincendio, la norma europea UNI EN 12845. Questa norma infatti definisce ogni aspetto dell’impianto antincendio, sia dal punto di vista tecnico che costruttivo. Se ad esempio si ha da realizzare un anello antincendio per un nuovo capannone, a seconda di varie parametri, come la estensione, il tipo di uso, il carico incendio (materie stoccate etc) si arriva a definire un carico idrico da garantire per un determinato tempo. L’anello antincendio deve alimentare una serie di idranti tipicamente UNI 45 o UNI 70 ed essi devono avere una determinata portata ed una pressione minima di funzionamento. Questo poiché si deve garantire la funzione della vasca antincendio per un determinato periodo, ovvero sino all’arrivo dei Vigili del Fuoco. Tipicamente a seconda del carico antincendio si hanno tre macro-categorie con carico incendio a rischio basso LH, rischio medio OH oppure ad elevato rischio HH. Per quel che riguarda i tempi essi sono solitamente stabiliti in tempi che possono essere 30, 60, 90, 120 minuti. Ricapitolando una volta calcolato tutti questi parametri si potrà avere una riserva idrica con il volume effettivo da garantire per un determinato tempo, ad esempio 60 minuti.

Le vasche antincendio della MS Sinigaglia permettono di avere una soluzione rapida, veloce prefabbricata e chiavi in mano che garantisce al cliente finale un impianto antincendio completo e garantito.