Da cosa dipende il costo di riparazione di un elettrodomestico? Ecco cosa sapere

Le nostre case sono sempre più tecnologiche e questo soprattutto per la grande presenza di elettrodomestici. Da quelli indispensabili come frigorifero, forno e lavatrice a quelli “accessori” come microonde, lavastoviglie, ferro da stiro, macchina del caffè, minipimer, eccetera che, in un modo o nell’altro, contribuiscono a migliorare la qualità della nostra vita. Abbiamo un elettrodomestico per tutto e come faremmo se questi smettessero di funzionare? Dovremmo rivolgerci a un tecnico specializzato come quello raggiungibile qui, ma da cosa dipende il costo della riparazione?

Ci sono una serie di fattori che incidono sul costo della riparazione di un elettrodomestico che è utile conoscere anche nell’ottica di risparmiare.

I fattori che influenzano il costo della riparazione

Da qualche tempo si parla con maggiore insistenza del cosiddetto diritto alla riparazione, ovvero la possibilità per i consumatori di poter accedere alle riparazioni degli elettrodomestici in maniera sempre più facile e conveniente. L’obiettivo? Mantenere in vita questi dispositivi ed evitare di buttarli andando a riempire le discariche con conseguente impatto sull’inquinamento ambientale.

Riparare, quindi, è una scelta conveniente. La differenza di costo dipende, come anticipato, da diversi fattori. Innanzitutto dal tipo di elettrodomestico. Questo non solo per la complessità tecnologica del dispositivo, ma anche per la necessità del tecnico di raggiungere o meno il domicilio del cliente. Per esempio per la riparazione della lavatrice, del frigorifero, del forno e della lavastoviglie bisogna chiamare il tecnico e il cosiddetto diritto di chiamata ha un costo. Discorso diverso per i piccoli elettrodomestici (come phon, piastre per capelli, robot da cucina, forno a microonde, planetaria, eccetera) che possono essere portati presso il centro assistenza e pagare la sola riparazione.

C’è poi un discorso legato al tipo di riparazione. I guasti non sono tutti uguali e molto dipende anche dal componente danneggiato e dalla sua disponibilità. Per gli elettrodomestici più datati c’è infatti il rischio che i ricambi non siano più disponibili nei magazzini dei fornitori specializzati.

Questo si riflette sia sul costo del pezzo che sulla lavorazione necessaria per raggiungere quel componente, sostituirlo, rimontare il tutto e verificare il corretto funzionamento. Spesso per le riparazioni più impegnative bisogna considerare anche il costo del trasporto presso l’assistenza del produttore dell’elettrodomestico che, inevitabilmente, fa lievitare il prezzo.

L’altra grande variabile dipende dalla manodopera applicata dal professionista. Questa è calcolata solitamente a ore e anche in questo caso molto dipende dal tipo di lavorazione che si rende necessaria. Nella maggior parte dei casi questa è la spesa più significativa e ci sono differenze anche nella località in cui si trova il professionista (per lo stesso lavoro in una grande città spesso si paga di più) e per la grandezza del centro assistenza che generalmente se più grande avrà spese maggiori da sostenere.

Quando il costo della riparazione è troppo elevato o non sufficientemente basso rispetto a un elettrodomestico nuovo è possibile valutare la sostituzione del dispositivo. Acquistandone uno nuovo si avrà a disposizione un elettrodomestico più efficiente che contribuirà a risparmiare sull’energia elettrica andando quindi anche a migliorare l’efficienza energetica dell’intera casa.