Neonato, come si cambia il pannolino e come smaltirlo?

Il momento del cambio del pannolino, soprattutto per le neomamme ed i neopapà alla loro prima esperienza, può comportare un po’ di ansia e preoccupazione. In realtà è un’occasione per rafforzare il legame tra bambino e genitori, ritagliandosi del tempo prezioso per le coccole ed i giochi. La cosa importante, però, è organizzarsi preventivamente in modo adeguato anche per lo smaltimento dei pannolini sporchi, che possono diventare un problema sia per quanto riguarda l’igiene, sia per come eliminarli successivamente. Infatti essi sono delle vere e proprie bombe ecologiche che, se abbandonati nel modo scorretto, causano moltissimi danni all’ambiente. Per fortuna molte aziende stanno già sperimentando con successo il loro riciclo (https://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/diritti-consumatori/2019/05/20/news/pannolini_ora_si_possono_riciclare_e_riusare_approvato_il_decreto_end_of_waste_-226454384/?refresh_ce) ma, come sempre, il primo passo da fare è nella propria casa, cambiando abitudini e diventando sempre più green.

Cambiare il pannolino ai neonati: basta sapersi organizzare

Come per tutte le cose, soprattutto quelle che riguardano i bambini, anche per il cambio pannolino la cosa più importante è l’organizzazione preventiva. I piccoli, durante questo momento, devono stare comodi e sicuri, così come le loro mamme, ecco perché è importante avere un luogo adatto, della giusta altezza e morbidezza. Il fasciatoio sarebbe perfetto, ma qualora non se ne abbia uno, è necessario che il luogo del cambio sia confortevole, coperto da un panno di spugna e si trovi in una posizione idonea per chi deve effettuare il cambio, così da non doversi piegare troppo. Questo momento, come quello della poppata, è il più delicato nel rapporto madre-figlio poiché si instaura un contatto speciale con parti delicate del piccolo; le cure effettuate molte volte al giorno, per così tanto tempo, lasciano un segno profondo nella psiche del bambino, anche successivamente. Ecco perché è fondamentale fare ogni gesto con estrema dolcezza, senza fretta, delicatamente ed assecondando i movimenti del neonato senza forzarlo. In questo modo il bambino imparerà ad avere fiducia ed anche il cambio del pannolino non sarà più uno stress, ma un momento di gioco e complicità.

Prima di iniziare il cambio, però, bisogna assicurarsi di avere a portata di mano tutto l’occorrente, perché non ci si deve assolutamente allontanare dal bambino e lasciarlo solo. Serviranno: salviettine, borotalco, crema apposita per gli arrossamenti cutanei, pannolino pulito, un asciugamano piccolo ed eventualmente un giochino per distrarre il piccolo.

Dopo aver tolto la tuta, si apre il pannolino e tenendo i piedini, si sollevano le gambe; a questo punto va fatta una prima pulizia con la salvietta, avendo cura di muoversi dall’alto verso il basso per evitare contaminazioni dei genitali. Se si tratta di un maschietto, è necessario ricordare che, quando viene tolto il pannolino, è molto probabile che faccia la pipì per cui, per evitare di trovarsi bagnate, è bene coprire la parte con una salviettina. A questo punto si sfila il pannolino sporco e lo si chiude per scongiurare la fuoriuscita del contenuto, poi si procede ad una pulizia più accurata e si infila quello pulito. Bisognerà preparare preventivamente il pannolino nuovo, facendo attenzione a posizionarlo nel verso giusto e con gli elastici ben aperti. Mentre si compiono le varie operazioni si possono fare carezze sulla pancia e sulle gambe, massaggiare i piedini e varie altre coccole. Dopo la pulizia va messa la crema allo zinco per evitare arrossamenti fastidiosi; terminato tutto, si chiude il pannolino con gli adesivi e si riveste il piccolo.

In tutte questa fasi è fondamentale fare attenzione all’igiene per cui bisogna lavarsi le mani con cura prima e dopo.

Smaltire i pannolini usati

I neonati hanno bisogno di cambi giornalieri molto frequenti: circa 8 quando sono molto piccoli, poi crescendo, diminuiscono a 5-6 volte. In questo modo si rischia di trovarsi con la casa piena di pannolini sporchi e, soprattutto, maleodoranti a meno che non si scenda spesso a buttarli. Per questo motivo sarebbe fondamentale farsi regalare o acquistare un mangiapannolini, uno speciale bidone che sigilla i pannolini usati, isolandoli. In commercio ce ne sono di vario tipo e con capienza differente, ma il funzionamento è praticamente lo stesso. Uno degli elementi più importanti è il tipo di sacchetti compatibili poiché essi devono essere in grado di isolare il pannolino sporco, evitando la fuoriuscita di cattivi odori e di germi. Sul sito lilnap è possibile avere un’idea di tutte le tipologie di ricambi compatibili per mangiapannolini così da trovare quello più adatto alle proprie esigenze e risparmiare anche un po’, visto il frequente utilizzo. Ormai, infatti, questo è diventato un accessorio irrinunciabile per mantenere la casa pulita e la stanza del bambino ordinata, sicura e senza alcun pericolo.