Che cosa si può brevettare? Caratteristiche e specifiche

Ci sono moltissime idee confuse su cosa sia possibile brevettare e cosa non rientri nella domanda dello stesso. Proviamo a fare chiarezza? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Che cosa comprende il brevetto

La procedura per registrare un brevetto è molto semplice e bisogna rispondere con una documentazione accurata da presentare. Ci sono però tantissimi casi in cui non sembra possibile fare questa richiesta, proprio perché alcuni soggetti interessati non conoscono quello che si possa comprendere o meno all’interno del brevetto.

Secondo l’articolo 45 comma 1 del Codice della Proprietà Industriale, il brevetto prevede invenzioni che possono avere una applicazione industriale. Non devono essere considerate come invenzioni di tale tipologia:

  • Metodi matematici
  • Scoperte/teorie scientifiche
  • Metodi di attività intellettuale con programmi di elaborazione – giochi oppure commercio
  • Presentazioni con lista di informazioni

È anche vero che il comma 2 mette in evidenza il fatto che si escludono ulteriormente dal brevetto alcuni piani e teorie che non causano una conseguenza tecnica.  Sempre il comma 1 sottolinea che non sono considerate invenzioni anche i trattamenti a scopo chirurgico/terapeutico di corpo umano e animali. Una disposizione che però non viene applicata per i prodotti che trattano di un metodo con miscelazione di ingredienti naturali.

È altresì vietato brevettare razze di animali o procedimenti biologici che si usano per ottenerle. Anche in questo caso si apre una parentesi nel momento in cui si tratta di un procedimento microbiologico oppure prodotto che viene realizzato.

Come funziona un brevetto?

Come anticipato, il brevetto è fondamentale ed è un titolo che consente al soggetto che ha ideato una invenzione di poterla commercializzare in via del tutto esclusiva.

Come accennato non tutto può diventare oggetto di brevetto e nel momento in cui si compila la domanda, questa diventa la risposta principale. Una attenzione particolare nel momento in cui l’invenzione tratta il settore tecnico industriale, che deve essere immediatamente brevettata.

Se si ha invece solo una idea – un metodo o una informazione, queste non potranno avere un brevetto fino a quando non si svilupperanno in qualcosa di concreto. Per chi ancora non lo sapesse ci sono due tipologie di brevetto:

  • Invenzione
  • Modello di Utilità

L’invenzione viene brevettata nel momento in cui il soggetto riesce a mettere in campo un qualcosa di innovativo, che risolve una necessità o un problema tecnico (per la quale sino ad oggi non c’era alcuna soluzione). Il modello di utilità invece sono upgrade di quei prodotti già esistenti (un miglioramento sotto l’aspetto pratico e tecnico).

Lo stesso può avere una valenza territoriale italiana, europea oppure a livello internazionale da decidere in base a dove l’invenzione dovrà essere commercializzata. I brevetti hanno una durata di 20 anni per l’invenzione e 10 anni per il modello di utilità. Ma attenzione, perché questo venga considerato valido dovrà:

  • Riguardare qualcosa di nuovo e soprattutto non copiato da qualcosa che è stato realizzato e brevettato nel mondo
  • Essere originale per ottenere una miglioria rispetto a quelle che sono le tecnologie già in essere
  • Seguire le regole e le leggi
  • Trasformarsi in un prodotto industriale.