Come organizzare una liquidazione totale della merce di un negozio

La liquidazione totale della merce è spesso la soluzione ottimale per svuotare velocemente il magazzino impostando un’adeguata vendita promozionale di successo basata su alcuni elementi strategici vincenti.

La procedura è, infatti, volta principalmente a convertire i prodotti rimanenti in vero e proprio denaro corrente.

La vendita di tali beni e la relativa riscossione monetaria determina talvolta l’estinzione stessa dell’azienda. Questa prassi avviene svendendo gli items a prezzi scontati al fine di poter monetizzare al massimo le scorte di magazzino.

La vendita per liquidazione è, dunque, di carattere straordinario, avviene in tempi limitati e costituisce per i consumatori una straordinaria opportunità per acquisire articoli ad un costo inferiore rispetto a quello di mercato.

Nello stesso tempo, il meccanismo di cui parliamo risulta vincente anche per i commercianti che intendono liberarsi di una determinata quantità di merce immobile che rischia di rimanere invenduta per sempre.

Attraverso pochi step espositivi, usando alcune accortezze per migliorare l’effetto visivo dell’allestimento del negozio ed affrontando opportunamente le principali caratteristiche metodologiche, analizzeremo le giuste regole organizzative per una corretta procedura di liquidazione totale.

Normativa vigente e adempimenti organizzativi delle vendite per liquidazione

La liquidazione è strettamente regolata come riportato qui dall’art.15 del D.lgs. 31 marzo 1998 n.144 il quale effettua, tra le altre, una definizione normativa di vendite straordinarie e vendite promozionali.

Le prime, intese come vendite di liquidazione, effettuate al fine di cedere in tempi brevi le proprie merci a causa di rinnovo locali o di trasformazione dei medesimi, di trasferimento d’azienda in altro locale, di cessione o di cessazione dell’attività.

Le seconde, invece, sono eseguite commercializzando gli articoli a prezzi agevolati e per periodi di tempo strettamente limitati e definiti.

L’accurata definizione della scelta da intraprendere è sicuramente il primo passo strategico da vagliare.

Sembrerà banale, ma è sempre bene assicurarsi che quanto si sta per compiere risulti efficace e conveniente per poter ottenere un ritorno di denaro e di immagine quando è possibile.

La svendita per liquidazione totale richiede la comunicazione al Comune di appartenenza. Occorrerà, innanzitutto, informarsi sul regolamento vigente a livello locale per evitare spiacevoli sanzioni.

Successivamente, bisognerà impostare inventario, percentuali di sconto, tempi massimi di durata e possibilità di estensione della fase liquidativa iniziale o in corso.

Le liquidazioni hanno generalmente un’estensione massima di tre mesi. Tuttavia, ciascun Comune approva il proprio regolamento laddove indica anche queste tempistiche.

L’ufficio SUAP territoriale saprà rispondere (telefonicamente, tramite e-mail o mediante altre modalità comunicative impostate soggettivamente durante la crisi pandemica da covid-19) per fugare ogni dubbio ed aiutare l’utente a scansare gli inconvenienti.

Il personale amministrativo comunale dovrà specificare le modalità per apporre i cartelli promozionali.

Il negoziante in fase di liquidazione potrà, difatti, oscurare interamente oppure solo parzialmente le vetrine e fissare, ad esempio, un doppio prezzo di etichetta nitido, chiaro e ben visibile sui singoli articoli o capi. Il tutto in base alle indicazioni del Comune locale.

Ottimizzazione soggettiva delle strategie promozionaliper la svendita

Il passo successivo all’ottenimento delle informazioni dagli uffici amministrativi territoriali, consiste nel pianificare la svendita nel migliore dei modi ed in tutta tranquillità organizzativa.

Esistono, a tal riguardo, società ed agenzie specializzate composte da staff professionali ed affidabili che si occupano, come ci conferma Svuota.it nel proprio sito, dell’intera organizzazione della liquidazione totale o della sola fase di svendita promozionale della merce del negozio.

Tali realtà, operanti su tutta l’area nazionale e s’impegnano a pianificare e coordinare strategie innovative a prezzi piuttosto modici per garantire al negoziante un advertising mirato e di alta affidabilità.

Naturalmente, le campagne promozionali dipenderanno dal tipo di attività commerciale, dai target di riferimento, dalla quantità di merce da smaltire, dalla localizzazione geografica del negozio, dagli obiettivi e dal pubblico ovvero dai customers a cui ci s’intende rivolgere.

Inoltre, la chiusura o cessione dell’attività richiede sempre una rapidità di gestione a causa di tempi tecnici risicati e per via di normative vigenti ben definite.

Ciascuna regione presenta le sue peculiarità burocratiche

L’Emilia Romagna, ad esempio, impone una durata massima per le vendite straordinarie di 13 settimane con una comunicazione anticipata di almeno 15 giorni.

Differentemente avverrà in Toscana, in Piemonte ed in ogni altra regione italiana.

Contattare un’agenzia specializzata nell’organizzazione di svendite per liquidazione promozionale aiuterà l’utente a fare chiarezza anche su questi aspetti.

Tra le strategie da poter perseguire rientrano quelle che puntano al content design e che, al di là delle affissioni comunali e della cartellonistica d’impatto, considerano attentamente anche le tariffe delle imposte da sostenere. ù

Una volta inserito in budget questi elementi si punterà al copy strategy per la pianificazione del marketing plan comunicazionale.

Comunicazione indiretta e social media strategies

Ogni piano marketing che si rispetti ha le sue strategie socia media di riferimento. Se l’attività in svendita ha una pagina Facebook ed un account Instagram, sarà bene sfruttarli al meglio per comunicare ai propri followers l’evento.

Divulgare la liquidazione come accadimento unico e straordinario è fondamentale per far comprendere ai clienti e ai potenziali tali che la vendita sottocosto costituisce un’occasione unica per acquistare prodotti originali e di ottima qualità a prezzi stralciati.

Le società di aiuto promozionale possono occuparsi anche di questi aspetti sfruttando le capacità creative dei digital content creators e dei social media specialists.

Coinvolgere i propri customers attraverso i social, i giornali locali online ed offline, i blog e le pagine Facebook più conosciute a livello territoriale, sarà essenziale per creare un passaparola indiretto e del tutto spontaneo.

Le aziende che curano l’organizzazione di svendite promozionali aiutano l’esercente in questa direzione fornendo gli strumenti necessari per raggiungere i traguardi prefissati.

Nel caso di liquidazione totale per rinnovo o spostamenti locali, è possibile e consigliabile utilizzare i social media, le newsletters, l’email marketing e la presenza fisica stessa del cliente in negozio per creare e distribuire delle tessere fedeltà volte a costruire una store loyalty di successo.

Questo creerà un canale comunicativo non-interrotto. In altri termini, coloro che verranno in sede soltanto per approfittare dello sconto da liquidazione, con buona probabilità, ritorneranno ad acquistare articoli presso il negozio per sfruttare appieno le potenzialità della fidelity card ottenuta.

Lo stesso ed innovativo Google My Business e la buona e vecchia pubblicità sui canali radio e sui magazines locali, potranno essere una buona e garantita combinazione per scagliare delle frecce promozionali pronte a centrare in pieno il bersaglio del potenziale utente o consumatore.

Strategie di promozione della liquidazione coerenti, fuori e dentro il negozio

Le società che organizzano svendite, liquidazioni totali, vendite straordinarie e vendite promozionali a 360° lavorano puntando ad aspetti ritenuti vitali dagli specialisti di marketing di tutto il mondo.

La coerenza tra le pubblicità in-store ed out-store ed il pricing che accompagna etichettatura e diffusione dei prezzi tramite i social dev’essere perseguita affinché tutto quadri alla perfezione.

Le agenzie di svendita che si occupano di negozi di calzature, di bricolage, di abbigliamento, di biancheria per la casa e via elencando, non dimenticano mai questo punto appena descritto.

La visual strategy costruita in store dev’essere attentamente studiata non solo in stretta correlazione con la merce in magazzino e con gli spazi adiacenti, ma anche con i relativi post da divulgare online sulle relative piattaforme di social networking.

Una mancanza di coerenza tra questi elementi potrebbe delineare un’interruzione comunicativa in cui il comune customer, confuso e disincentivato, sarà disinteressato a venire in negozio.

La price strategy dovrà, quindi, migliorarsi accompagnando e rafforzando le attività sui Social Media senza mai dimenticare l’impostazione base della visual strategy di riferimento.

Le strategie di prezzo, infatti, tengono solitamente conto dei segmenti dei market locali e dei marketplaces online, delle capacità di pagamento dei potenziali consumatori, delle specifiche condizioni generali del mercato nazionale, delle azioni e delle strategies concorrenziali, dei margini commerciali e dei costi di input.

Come poter pianificare al meglio una liquidazione totale

Viene da sé, a questo punto, affermare che per poter pianificare una liquidazione totale, che tiene conto degli adempimenti e della burocrazia locale e che funziona realmente, riuscendo al contempo a svuotare l’esercizio commerciale ottenendo un ottimo ritorno in termini economici e comunicativi, è bene affidarsi a professionisti del settore capaci di curare ogni singolo aspetto della svendita: dal rispetto della normativa vigente alle richieste amministrative, dall’odierno advertising on line ed off line all’allestimento espositivo, dalle strategie promozionali sino all’etichettatura delle merci per una vera e propria pricing strategy coerente di successo.